La mostra "I Violini di Vivaldi e le Figlie di Choro" (presso il Percorso museale "Vi.Ve. - Vivaldi Venezia"), evoca una sorprendente storia di emancipazione attraverso l'arte. Ripercorre l'età barocca tramite gli strumenti scelti e utilizzati da Vivaldi, il cosiddetto "Prete rosso", e le fanciulle dell'Ospedale della Pietà di Venezia, l'orfanotrofio dove prestò servizio come insegnante di musica dal 1703 al 1740. Anche gli strumenti stessi raccontano una storia. In quel periodo l’Ospedale della Pietà acquistò più di cinquanta strumenti, molti dei quali fanno parte della collezione che vanta alcuni pezzi di altissimo pregio storico.
Ideale per gruppi Patrimonio veneziano Per gli occhi
L'Ospedale della Pietà è l'ente di beneficenza dove Vivaldi è stato insegnante di musicaL'Ospedale della Pietà, oggi conosciuto con il nome di Santa Maria della Pietà, è una delle istituzioni più longeve per la cura di orfani, madri bisognose e ragazze abbandonate. Un tempo orfanotrofio, convento e conservatorio, questa organizzazione caritatevole risale al 1346 e, sebbene sia stata aggiornata nel corso dei secoli, rimane ancora fedele alla sua missione originale. La vita del grande musicista barocco Antonio Vivaldi è profondamente legata all'Ospedale della Pietà. Nato a Venezia nel 1678, Vivaldi viene ordinato sacerdote nel 1703 e frequenta l'istituzione come insegnante di violino (in seguito anche viola), dando lezioni di musica alle ragazze fino al 1740. Muore nel 1741. Luogo di accoglienza estremamente moderno per l'epoca, unico nel suo genere in Europa, la "Pietà" era un laboratorio di educazione ed emancipazione. In particolare le Figlie di Choro erano apprezzate coriste e musiciste. Molte di loro diventarono famose e acclamate interpreti, impressionando con la loro bravura molti viaggiatori stranieri, tra cui Goethe.
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